La disortografia è un disturbo della scrittura dovuto a deficit nei processi di cifratura che compromettono la correttezza delle abilità. Il soggetto disortografico commette errori ortografici significativamente superiori per numero e caratteristiche rispetto a quelli che ci si dovrebbe aspettare, facendo riferimento al suo grado d’istruzione.

Nelle indicazioni elaborate dalla Consensus Conference viene raccomandato, ai fini della diagnosi, di considerare il parametro accuratezza, che deve essere al di sotto del 5° percentile, e l’analisi qualitativa degli errori.

L’età minima in cui è possibile effettuare la diagnosi, come nel caso della dislessia e della disgrafia, coincide con la fine del 2 anno di scuola primaria, dal momento che questa età coincide con il completamento del ciclo di insegnamento della letto-scrittura.

Nelle indicazioni elaborate dalla Consensus Conference viene raccomandato, ai fini della diagnosi, di considerare il parametro accuratezza, che deve essere al di sotto del 5° percentile, e l’analisi qualitativa degli errori.

L’età minima in cui è possibile effettuare la diagnosi, come nel caso della dislessia e della disgrafia, coincide con la fine del 2 anno di scuola primaria, dal momento che questa età coincide con il completamento del ciclo di insegnamento della letto-scrittura.

COMPENSARE LA DISORTOGRAFIA

Attualmente le risorse disponibili per compensare gli errori di ortografici sono di due tipi: quelle basate sull’UTILIZZO DEL CORRETTORE ORTOGRAFICO e quelle che sfruttano il RISCONTRO DI UNA SINTESI VOCALE.

Il correttore ortografico, presente nei più comuni programmi di scrittura (come WORD E WRITER di OPEN OFFICE) facilita il riconoscimento di alcuni errori verificando se le parole digitate sono o meno contenute in un suo specifico dizionario. Esso non può offrire nessuna garanzia sull’efficacia del controllo, poiché non tutti gli errori vengono segnalati e non tutte le parole indicate come sbagliate lo sono davvero.

La sintesi vocale permette di scoprire possibili errori ortografici e può essere usata sia come riscontro immediato sia come revisione successiva. Nel primo caso la sintesi pronuncerà la parola immessa appena è stata completata, nel secondo caso si effettuerà un controllo del testo dopo che è stato scritto.