Nella discalculia evolutiva si distinguono due profili:
1. Deficit nelle componenti di cognizione numerica (intelligenza numerica basale);
2. Deficit relativo alle procedure esecutive e al calcolo.
Nel primo ambito, la discalculia interviene sugli elementi basali dell’abilità numerica: il subitizing (o riconoscimento immediato di piccole quantità), i meccanismi di quantificazione, la seriazione, la comparazione, le strategie di composizione e scomposizione di quantità, le strategie di calcolo a mente. Nel secondo ambito, invece, la discalculia rende difficoltose le procedure esecutive per lo più implicate nel calcolo scritto: la lettura e scrittura dei numeri, l’incolonnamento, il recupero dei fatti numerici e gli algoritmi del calcolo scritto vero e proprio.
Gli studiosi sono concordi nell’escludere dalla diagnosi le difficoltà di soluzione dei problemi matematici.
Nell’ottobre 2012 è stato firmato un documento di accordo tra AID e AIRIPA nel quale vengono distinti quattro sottotipi di discalculia:
1. Sottotipo deficit a carico del senso del numero o della rappresentazione della quantità
2. Sottotipo deficit a carico della formazione e del recupero di fatti numerici e aritmetici
3. Sottotipo a carico delle procedure di calcolo
4. Disturbo misto
Le difficoltà specifiche dell’alunno discalculico sono molteplici; di seguito proponiamo una classificazione che ha ricevuto ampio consento.
![](http://www.filippobarbera.it/wp-content/uploads/2017/05/th1.jpg)
![](http://www.filippobarbera.it/wp-content/uploads/2017/05/th2.jpg)
![](http://www.filippobarbera.it/wp-content/uploads/2017/05/th3.jpg)
Nelle indicazioni elaborate dalla Consensus Conference viene raccomandato, ai fini della diagnosi, di considerare il parametro della Correttezza, che deve essere almeno -2ds (deviazioni standard), e la rapidità, che deve risultare al di sotto del 5° percentile. Nel documento di accordo tra AID e AIRIPA si precisa che queste cadute devono essere presenti in almeno il 50% delle prove tratte da una batteria sufficientemente rappresentativa delle abilità di numero e calcolo. La diagnosi di certezza, nei casi meno chiari, può essere posta solo dopo un periodo di alcuni mesi di adeguata stimolazione delle componenti compromesse.
L’età minima in cui è possibile effettuare la diagnosi coincide con la fine del 3 anno di scuola primaria, per evitare l’individuazione di molti falsi positivi.